L’abbigliamento professionale è basato principalmente sulla sicurezza, ma per il lavoro outdoor si fa attenzione anche ad altre caratteristiche. In questo articolo scopriremo quali sono i capi indispensabili da indossare per un lavoro outdoor sicuro e comodo.

Le dotazioni contro gli infortuni

Alcuni mestieri comportano vari rischi di infortunio, anche gravi, per cui è necessario indossare un abbigliamento adeguato mentre si lavora.

È il Testo unico sulla salute e sicurezza sul lavoro a dettare, per la normativa italiana, gli indumenti antinfortunistici indispensabili a garantire la sicurezza e a tutelare la salute del lavoratore, indicando quali lavori necessitano del relativo abbigliamento protettivo, in base alla categoria di appartenenza e alla tipologia di lavoro da svolgere, e quali sono i requisiti specifici dei cosiddetti dispositivi di protezione individuale (DPI), ovvero tutte le attrezzature che hanno lo scopo di proteggere il lavoratore contro i rischi che possono minacciare la sua salute e sicurezza durante lo svolgimento della mansione.

I DPI sono utilizzati, in generale, per prevenire un’ampia serie di infortuni sul lavoro: urti, abrasioni, tagli, schiacciamenti, investimenti, cadute, bruciature, irritazioni e ferite agli occhi, intossicazioni e patologie dell’apparato respiratorio.

Pensati ognuno specificatamente per tutta questa serie di criticità, i DPI si distinguono in:

abbigliamento outdoor lavoro - sabart

Il lavoro outdoor

I dispositivi di protezione individuale, quindi, sono ideati per proteggere l’operatore da pericoli di diversa natura. Guanti e abbigliamento antitaglio, ad esempio, sono indicati per chi manovra utensili che possono causare ferite da taglio o abrasioni, mentre gli indumenti ad alta visibilità sono necessari non solo quando si lavora in ambienti bui, ma anche in situazioni lavorative dove il traffico veicolare o la scarsa luminosità risultano un rischio per l’operatore. Ad esempio, un manutentore del verde o un addetto forestale che opera in una strada ad alto scorrimento, per potature o per ripristinare i danni causati dal maltempo, ha un rischio più elevato di imbattersi in situazioni straordinarie o di emergenza, per questo motivo in queste occasioni è fondamentale rendersi ben visibili sia ai colleghi con cui si opera, sia tutti i mezzi che stanno per sopraggiungere, al fine di evitare infortuni sul lavoro. I caschi vanno poi indossati in presenza di carichi sospesi o quando si attraversano ponteggi dai quali possono cadere oggetti inavvertitamente.

Maschere e respiratori, invece, vanno indossati in presenza di polveri e gas nocivi, così come le cuffie si posizionano sulle orecchie in caso di forti rumori e gli occhiali per proteggere gli occhi da schegge, scintille, polvere e detriti.

Cinte e imbracature sono obbligatorie se si lavora in altezza o in sospensione; le scarpe antinfortunische, infine, proteggono i piedi da scariche elettriche, scivolamenti e schiacciamenti.

A differenza dei DPI, l’abbigliamento da lavoro outdoor – ideato particolarmente per lavorare all’aperto – è caratterizzato da materiali trattati con sostanze resistenti al freddo, al vento e alle condizioni climatiche avverse in generale. Il comune denominatore rimane la sicurezza, ma questa categoria di indumenti professionali punta anche al comfort e alla praticità sul lavoro, con particolar attenzione ai relativi utilizzi. Tra questi, quindi, troviamo scarpe, maglie termiche, felpe, camicie, giacche, giubbotti, piumini e pantaloni di diversi materiali e dalle diverse consistenze, studiati per mantenere il corpo nel giusto comfort per tutta la giornata lavorativa.

Lavorare all’aperto: tutti gli inconvenienti

Nei campi, in giardino, nell’orto, tra i boschi, in un cantiere edile o stradale: in qualsiasi caso, lavorando all’aperto bisogna fare i conti con il clima e con gli agenti atmosferici.

L’esposizione prolungata a caldo o freddo eccessivi, infatti, può causare vere e proprie malattie professionali, da prevenire, al pari degli infortuni, con gli adeguati indumenti da lavoro outdoor.

D’inverno e nei periodi freddi, bisogna stare attenti alle temperature basse e ai terreni resi scivolosi da fango, foglie bagnate, neve e gelo, con l’alto rischio di scivolare e cadere: l’abbigliamento e le calzature giuste, però, permettono di affrontare il tutto con la massima tranquillità. Oltre agli scivoloni, i piedi vanno salvaguardati dall’umidità con calzature ben chiuse e isolanti, mentre il corpo va protetto adeguatamente dal freddo pungente che intorpidisce gli arti, abbassando la produttività e aumentando il rischio di strappi muscolari o lesioni ai legamenti.

Esiste un’ampia gamma di maglie, camicie, felpe, gilet, giacche e giubbotti da poter indossare, unitamente a guanti e calze che aumentano il calore. Sono, però, i materiali tecnici e i tessuti termici (anche per gli indumenti intimi) a fare la differenza, permettendo di tenere il corpo al caldo senza sommare strati su strati di ingombranti indumenti.

Al contrario, in estate e nelle stagioni più calde, quando bisogna stare lunghe ore sotto il sole cocente, la parola d’ordine è traspirabilità. Sudare poco e rimanere asciutti, infatti, è il miglior metodo per lavorare senza soffrire il caldo ed evitare disagi legati agli spifferi e ai colpi d’aria. La tentazione di scoprirsi, indossando t-shirt e bermuda, è ovviamente alta quando si sta al caldo: bisogna fare attenzione, però, a tenere il corpo comunque ben protetto dal contatto con superfici calde e abrasive, scintille e schegge che, nei vari settori del lavoro outdoor, sono all’ordine del giorno.

E con il sole bisogna stare molto attenti anche alle radiazioni solari, sia per gli occhi che per la pelle: è bene, dunque, proteggere gli occhi con appositi occhiali a lenti scure e la pelle con creme solari e tessuti anti UV. Molta attenzione, infine, va fatta per evitare i colpi di calore, idratandosi regolarmente e proteggendo il capo con un cappello parasole quando non si indossa il casco.

abbigliamento outdoor Meteo - sabart

Il comfort dei materiali

Negli ultimi anni, le innovazioni tecnologiche in campo tessile hanno fatto fare passi da giganti, quanto a comfort, all’abbigliamento da lavoro outdoor. Basti pensare, ad esempio, al tessuto softshell: un materiale che unisce le proprietà dei tessuti protettivi “hard” alla morbidezza e al calore del pile.

Questo “guscio morbido” è, nella pratica, un tessuto tecnico misto e leggero, composto da una membrana laminata in più strati unita a un rivestimento interno in pile: trattiene il calore corporeo, traspira, espelle l’umidità all’esterno, antivento e idrorepellente, viene utilizzato per realizzare sia giacche che pantaloni.

Anche se quelli outdoor sono considerati lavori pesanti, chi lavora molte ore all’aperto ogni giorno sa quanto possa fare la differenza indossare capi che proteggono e riscaldano (o tengono freschi) ma allo stesso tempo robusti, leggeri, piacevoli e comodi da indossare, senza accusare impaccio. Per questi motivi sono state recentemente sviluppate nuove tecnologie e materiali all’avanguardia.

Tra gli innovatori del settore ci sono Puma e Albatros, che all’abbigliamento da lavoro outdoor hanno dedicato intere linee di indumenti e calzature.

scarpe antinfortunistiche Motioncl - sabart

Per le scarpe antinfortunistiche, ad esempio, la sicurezza viene aumentata da puntali in fibra di vetro, protezioni flessibile antiperforazione FAP e suole resistenti al calore fino ai 400° C; ma è il comfort del piede ad essere aumentato esponenzialmente grazie a intersuole Effect Foam: notevolmente resistenti, grazie all‘eccellente smorzamento e al ritorno elastico, sostengono i muscoli alleviando contemporaneamente le articolazioni e fornendo un livello di comfort costantemente elevato.

Per gli indumenti, invece, sono disponibili della stessa linea:

  • Giubbetti e smanicati in softshell

  • Pantaloni elasticizzati e con inserti Cordura

  • Giacche, pantaloni e tute antipioggia con rivestimenti in polivinilcloruro

SCARICA IL CATALOGO PUMA-ALBATROS

 

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