Prendersi cura delle proprie attrezzature è il primo passo per fare un buon lavoro e, se si lavora con rasaerba, trattorini e piccole macchine per l’agricoltura, imparare a mantenere al meglio i piccoli motori è a dir poco fondamentale.
Tenere in efficienza il nostro tosaerba e le altre attrezzature per la cura del verde, oltre che farli durare più a lungo, ci permette di non interrompere mai il lavoro a causa di guasti e conseguenti riparazioni. Per non parlare del risparmio del denaro che deve sborsare chi trascura la manutenzione, tra centri d’assistenza e acquisto di nuovi strumenti.
In questo articolo, quindi, vedremo quali sono le operazioni da fare per prendersi cura dei propri attrezzi da esterni, a partire dalla manutenzione dei piccoli motori a 4 tempi che li alimentano e, in caso di guasti, vedremo come ripararli in autonomia, senza doversi rivolgere a tecnici specializzati.
IL PIANO DI MANUTENZIONE DEL PICCOLO MOTORE
Stilare e seguire un piano di manutenzione regolare permette al piccolo motore di evitare diversi problemi, e a noi di risparmiare sui ricambi e sulle riparazioni.
Un buon piano è sempre diviso in punti. Il primo è legato a doppio filo alla sicurezza e impone sempre di consultare e attenersi alle indicazioni del manuale dell’operatore fornito dalla casa produttrice, controllando fedelmente le direttive specifiche della marca e del modello del nostro macchinario.
Usura e guasti sono legati alla particolare condizione d’uso del nostro macchinario: partiamo quindi dall’analisi del nostro lavoro. Se utilizziamo un macchinario molto di rado, potremo prestare meno cura; al contrario, uno strumento sottoposto a lavori gravosi o in ambienti molto sporchi e polverosi necessiterà di una manutenzione più assidua.
Un altro fattore fondamentale è la difficile convivenza tra gli apparati elettrici e l’umidità. Riporre le attrezzature al riparo dalla pioggia e dall’umido è una regola sempre ottima. Maggior attenzione, invece, può essere richiesta per un tosaerba che lavora spesso su erba molto umida o per uno spazzaneve che, per sua natura, affronta ghiaccio e neve.
In linea generale, ci sono operazioni di manutenzione che vengono svolte a cadenza fissa per tutti i macchinari alimentati da un piccolo motore:
Dopo le prime 5 ore di utilizzo
Per quanto riguarda filtri dell’aria, pre-filtri e sistemi di raffreddamento, la frequenza di pulizia va aumentata in caso di utilizzo in ambienti polverosi.
L’olio è un elemento vitale per il piccolo motore: così come la benzina ne permette l’alimentazione, l’olio permette al motore di funzionare correttamente, senza pericolo di grippaggio e di altri guasti.
A differenza dei motori a 2 tempi, dove l’olio è miscelato alla benzina e quindi viene smaltito durante la combustione, nei motori a 4 tempi la lubrificazione è separata e lo stesso olio viene rimesso in circolo ogni volta che si accende il motore. Il controllo del giusto livello e la sostituzione periodica dell’olio, quindi, permettono di allungare la vita del motore e di mantenerne l’efficienza sempre al massimo.
Controllare l’olio ogni volta che stiamo per avviare un piccolo motore è un’abitudine da prendere obbligatoriamente, facendo bene attenzione all’aspetto che l’olio presenta. Il controllo dell’olio va effettuato quando il motore è ancora freddo e l’olio si trova nel basamento, così da poter svolgere un’analisi più accurata.
La prima cosa da fare è individuare il tappo per il rabbocco dell’olio sul nostro motore: la posizione potrebbe cambiare tra macchinario e modello, ma basterà trovare il simbolo di una lattina oppure la parola “olio” o “riempire” stampigliata sul tappo stesso. Se invece di un tagliaerba o di uno strumento di piccole e medie dimensioni adoperiamo un trattorino, il tappo potrebbe essere posto sotto un cofano.
Alcuni motori dispongono di un tubo di riempimento o di un’apposita asta per ispezionare il livello dell’olio, mentre per altri è necessario rimuovere il tappo e controllare che l’olio si trovi alla linea di riempimento o all’inizio del foro di riempimento.
IL CAMBIO DELL’OLIO
Il controllo delle condizioni dell’olio parte dall’analisi visiva: quando l’olio è nuovo, è di colore dorato o ambrato. Dopo alcune ore di lavoro del motore, l’olio scurirà progressivamente a causa delle particelle di sporco e dell’aria agitata nel basamento del motore. Quando l’olio diventa molto scuro, ha perso gran parte delle proprietà protettive nei confronti dei componenti del motore e sarà il momento di cambiarlo.
L’olio nel piccolo motore va cambiato:
Se abbiamo bisogno di cambiare l’olio, accendere il motore per alcuni minuti per farlo scaldare, dopo di che scaricare l’olio tramite l’apposito scarico, per eliminare le particelle galleggianti che potrebbero danneggiare il motore.
Per effettuare lo scarico, spegnere il motore, scollegare il cavo della candela e allontanarlo dalla candela stessa. Il tappo di scarico dell’olio si trova, in genere, al di sotto del basamento, anche se molto probabilmente è ricoperto da uno strato di grasso e detriti. Nei motori ad albero verticale il tappo di scarico dell’olio si trova al di sotto del blocco motore, vicino all’albero motore. Sui motori ad albero orizzontale, invece, è ubicato al di sotto della linea centrale dell’albero motore, sulla base del blocco motore.
Anche in questa fase, prima di aprire il tappo di scarico, pulire l’area con uno straccio per evitare che i detriti cadano nel basamento. Per rimuovere l’olio si può usare un apposito kit di rimozione olio, oppure effettuare l’operazione manualmente, seguendo queste procedure:
Effettuato lo scarico, è il momento di riempire di olio nuovo il motore fino alla quantità indicata dalla casa costruttrice, evitando di riempire eccessivamente il basamento: una quantità eccessiva, infatti, può causare al motore gli stessi danni provocati da una quantità insufficiente.
Oltre all’olio, qualora il motore ne disponga, va sostituito anche il filtro dell’olio almeno una volta a stagione (o di più in caso di impieghi gravosi):
Tosaerba e altre macchine per il lavoro da esterni con un piccolo motore nuovo hanno bisogno di un buon rodaggio. Alcuni accorgimenti, infatti, permettono al motore nuovo di rendere di più e funzionare più a lungo.
Ad esempio, non utilizzare il motore a pieno regime durante le prime 5-10 ore di funzionamento. L’evoluzione tecnologica dei materiali e dei design dei componenti, oltre ad aver ridotto di molto la durata del rodaggio, permette oggi di rodare i piccoli motori a qualsiasi velocità al di sopra del minimo. In ogni caso, la fase di rodaggio può essere completata più rapidamente se il motore viene azionato a vari carichi e velocità. È buona norma, inoltre, non utilizzare il motore in modo continuo a pieno carico durante le prime ore di funzionamento, per evitare deformazioni permanenti dell’alesaggio del cilindro.
Terminata la fase di rodaggio di 5-10 ore di esercizio, è necessario sostituire l’olio per rimuovere le asperità che si sono staccate dai cuscinetti dei componenti del motore e della parete del cilindro.
Durante il ciclo di vita, ci sono diverse procedure che possono permettere al nostro tosaerba e alle altre attrezzature da esterni di durare più a lungo, dalla manutenzione ordinaria fino alle piccole riparazioni del motore.
L’arma più efficace è la conoscenza: affidiamoci al manuale d’istruzioni o alle guide fornite sul web dalla casa costruttrice del nostro motore, per apprendere la riparazione dei piccoli motori. Le migliori ditte, come Briggs & Stratton, mettono a disposizione video-tutorial molto utili, come questo che mostra come eseguire la messa a punto del motore del tosaerba.
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