La pulizia delle componenti meccaniche è una delle operazioni più delicate e, allo stesso tempo, impegnative da compiere in officina.
Lo strumento più indicato, soprattutto per i pezzi metallici con piccole parti e stretti passaggi, è la vasca lavapezzi ad ultrasuoni.
In questo articolo scopriremo come funziona la tecnologia ultrasonica e come adoperare al meglio le vasche lavapezzi nella nostra officina. Conosceremo, inoltre, le vasche lavapezzi Forestal inserite nel catalogo Sabart.
Facciamo subito un piccolo spoiler: questi dispositivi permettono di pulire perfettamente un carburatore in pochi minuti e senza sforzo.
La pulizia a ultrasuoni
Le vasche lavapezzi, con le dovute differenze per dimensioni e potenza, vengono utilizzate in molti settori professionali. Oltre che in officina e in ambito industriale, infatti, il lavaggio a ultrasuoni viene largamente impiegato in oreficeria, laboratori sportivi, armerie, ambulatori medici e chirurgici e in qualsiasi caso in cui c’è bisogno di pulire in maniera accurata piccoli componenti elettronici e meccanici o, genericamente, oggetti molto complessi.
I materiali ideali per essere sottoposti alla pulizia ad ultrasuoni sono, generalmente, quelli duri e non assorbenti: metalli, plastiche o ceramica, ovvero quelli che non vengono attaccati chimicamente dal fluido utilizzato per tale processo di pulizia.
Pertanto, si può parlare di un ventaglio molto ampio di oggetti: utensili, gioielli, lenti e componenti ottiche, orologi, strumenti odontoiatrici e chirurgici, monete, attrezzatura sportiva in genere, armi bianche e da fuoco, strumenti musicali e dischi in vinile, parti meccaniche, elettroniche e industriali in genere.
Applicabili per settori anche molto diversi tra loro, così come per differenti forme, dimensioni e materiali degli oggetti da pulire, sebbene il procedimento di base della pulizia ultrasonica sia lo stesso per tutti.

Come agisce la pulizia a ultrasuoni
La pulizia a ultrasuoni è impiegata fin da metà ‘900 per lavare piccole parti complesse e molto difficili da pulire manualmente, con l’immediato vantaggio di non dover smontare la parte da ripulire.
Il processo di base sfrutta gli ultrasuoni a una frequenza tra i 20 e i 40 kHz per agitare un fluido. Tale fluido può essere semplice acqua o un apposito solvente, specifico a seconda dell’oggetto da pulire e della tipologia di sporco da rimuovere. Gli ultrasuoni, infatti, sono capaci di rimuovere polvere, olii, vernici e lucidanti, ruggine, grasso, funghi, alghe, calcare, batteri, cera, residui di saldatura, impronte digitali e tracce biologiche (seppur senza sterilizzare, poiché inadatti a eliminare spore e virus).
Le bolle di cavitazione prodotte dalle onde sonore ad alta frequenza agitano il liquido che applica forze elevate sui contaminanti che aderiscono ai materiali, riuscendo a penetrare anche in fori, fessure e rientranze dove lo sporco si deposita in maniera più tenace.
Come funzionano le vasche lavapezzi
Le vasche lavapezzi sono dei dispositivi professionali di pulizia composti da una camera, solitamente in acciaio inox, dal litraggio variabile in base alle dimensioni degli oggetti da pulire.
Questa camera, come già detto, viene riempita totalmente di acqua o solvente, a seconda dell'applicazione desiderata. Al suo interno, poi, è integrato o viene calato un trasduttore piezoelettrico - realizzato con piombo-zirconato di titanio o titanato di bario – o magnetostrittivo che produce onde ultrasoniche nel fluido, modificando le dimensioni in accordo con un segnale elettrico che oscilla, per l’appunto, a frequenza ultrasonica.
Le onde di compressione generate nel liquido danno vita a milioni di bolle di cavitazione che collassano e producono un’energia considerevole, con temperature fino a 5000 K e pressioni fino a 135 Mpa. La dimensione estremamente ridotta delle bolle, però, non compromette i materiali bensì si limita a rimuovere efficacemente gli strati superficiali di contaminanti.
Maggiore sarà la frequenza utilizzata e più complessi saranno i dettagli che si riusciranno a pulire, grazie alla riduzione dei nodi tra i punti di cavitazione. Di contro, una minore dimensione delle bolle di cavitazione produrrà una minore energia a contatto con le particelle da rimuovere.
Esistono, quindi, particolari generatori a tecnologia Sweep system che permettono la modulazione della frequenza, limitando le oscillazioni a + o - 1Khz e migliorando la distribuzione della cavitazione ultrasonora.

Come usare la vasca lavapezzi ad ultrasuoni
Tutto ciò che bisogna fare per eseguire la pulizia ultrasonica è inserire l’oggetto contaminato nella vasca e coprirlo completamente con acqua o solvente, per poi azionare il macchinario. Basteranno pochi minuti di lavaggio, a seconda della pulizia necessaria, per ottenere un oggetto completamente ripulito e decontaminato, senza alcuno sforzo.
Tra le poche accortezze da rispettare c’è quella di non appoggiare l’oggetto da pulire sul fondo, così da non impedire la cavitazione sulla superficie che rimane priva di contatto con il liquido pulente.
I sistemi ultrasonici sono generalmente analogici, ma esistono più sofisticati bagni ultrasonici digitali - impiegati soprattutto in ambito industriale - che garantiscono una maggiore accuratezza di pulizia.
Ogni vasca lavapezzi, inoltre, è dotata di un regolatore di temperatura, poiché il processo di cavitazione aumenta d’intensità all’aumentare della temperatura del liquido utilizzato. Superati i 70°C, però, l’efficacia diminuisce fino a cadere completamente una volta raggiunta l’ebollizione.
Regolare adeguatamente la temperatura, dunque, risulta molto importante: poter riscaldare il liquido nella vasca fino a 80°C, ad esempio, favorisce la pulizia su componenti metallici dotati di passaggi obbligati di piccoli diametri come i carburatori.
I detergenti per la pulizia ultrasonica
Il liquido base per la pulizia ultrasonica è l’acqua, ma per pulizie più intensive vengono utilizzati solventi e soluzioni detergenti.
Per disciogliere più efficacemente lo sporco, a volte, è necessaria una sostanza chimica che contribuisca a diminuire la tensione superficiale del liquido e aumentare i livelli di cavitazione. Si impiegheranno, quindi, soluzioni acquose con alta pressione di vapore e bassa tensione superficiale, a temperature tra i 50° e i 60° C.
In detergenti acquosi, ad esempio, detersivi tensioattivi vengono aggiunti per dissolvere composti non polari come oli e grassi.
Soprattutto per le pulizie in officina, esistono particolari detergenti che consentono lo sgrassaggio e la pulizia di qualsiasi morchia di derivazione minerale o vegetale, pertanto particolarmente adatti alla pulizia delle parti gommose o incrostate, come nel caso dei sedimenti di carburanti invecchiati o soggetti a evaporazione.

I vantaggi delle vasche lavapezzi
L’alta diffusione delle vasche ultrasoniche è dovuta ai vari vantaggi che offrono rispetto alla pulizia tradizionale:
- L’accuratezza della pulizia
- La rapidità del lavaggio, e il conseguente risparmio di energia e di tempo-lavoro
- La versatilità d’uso, potendo impiegarle per pulire un’infinità di oggetti
Per ottenere un ulteriore vantaggio, l’ottimizzazione, basterà scegliere la vasca lavapezzi più adatta al proprio uso, in base alle dimensioni di oggetti da lavare e vasca di lavaggio, della temperatura necessaria e della frequenza ultrasonica necessaria.
Le vasche lavapezzi a ultrasuoni Forestal
Il catalogo Sabart offre due versioni delle vasche lavapezzi a ultrasuoni prodotte da Forestal, particolarmente indicate per le operazioni di lavaggio in officina:
Differenti solo per capacità del vano pulizia, queste vasche di lavaggio ad ultrasuoni con schermo digitale sono ideali per la pulizia di carburatori e altre parti del motore.
Utilizzando l’apposito detergente R380001 / A01738 prodotto da Forestal, consentono lo sgrassaggio e la pulizia di qualsiasi morchia di derivazione minerale o vegetale, comprese le parti gommose o incrostanti derivate dal sedimento dei carburanti invecchiati o soggetti a evaporazione.
Corredate di timer per il funzionamento a tempo determinato o a funzionamento continuo, consentono la pulizia di qualsiasi articolo che possa rimanere completamente sommerso nel liquido contenuto nell’apposita vaschetta.
L’ulteriore possibilità di riscaldare il liquido detergente fino a 80°C favorisce ulteriormente la pulizia anche su componenti metallici dotati di passaggi obbligati di piccoli diametri.
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