Motosega: come affilare correttamente la catena

La motosega, per chi lavora nei boschi, è tra gli strumenti più utilizzati. Viene impiegata praticamente ogni giorno, ma per ottenere il risultato migliore è fondamentale sottoporla ad una manutenzione regolare.

Una catena ben affilata, infatti, permette un taglio più facile del legno e consente all’operatore uno sforzo ridotto, grazie a una minore pressione necessaria sulla barra.

In questo articolo, quindi, vedremo come affilare correttamente la catena della motosega e qual è il momento giusto per farlo.

Come è fatta la catena di una motosega

Come una catena di trasmissione, la catena della motosega è composta da una serie di denti uniti tra loro tramite maglie di collegamento, che non sono altro che piastrine collegate da perni che ne consentono l’articolazione. La caratteristica fondamentale è, ovviamente, la capacità dei denti di tagliare. Ogni dente, infatti, è composto da una base, da un limitatore di profondità e da una pala con tagliente laterale e tagliente del tetto. È l’angolazione con la quale i due taglienti sono posizionati a garantire prestazioni e taglio ottimali.

I denti lavorano secondo il cosiddetto principio della pialla, riducendo il legno in trucioli grazie ai due taglienti:

  • il tagliente superiore solleva il truciolo;
  • il tagliente laterale stacca il truciolo lateralmente.

Quando affilare la catena della motosega

Dopo un certo periodo di lavoro, lo sfregamento contro il legno provocherà, gradualmente, il consumo del filo dei taglienti. Oltre che da un taglio non corretto, ce ne accorgeremo perché:

  • la catena entrerà nel legno con difficoltà e dovremo fare più pressione sulla barra per tagliare;
  • anziché trucioli uniformi, grandi circa mezzo centimetro, la catena produrrà segatura molto fine;
  • l’attrito contro il legno surriscalderà la catena che produrrà del fumo;
  • i denti della catena diventeranno irregolari, quindi la motosega tirerà verso un lato e il taglio risulterà storto;
  • dovendo sforzarsi di più per tagliare, la motosega consumerà più carburante.

Quando riscontreremo queste problematiche dovremo provvedere a riaffilare la catena della motosega, per poi riprendere a lavorare fino al prossimo “pit-stop”. Un’operazione che può essere ripetuta fino a quando la piastra superiore del tagliente non scende sotto i 3 millimetri.

Un limite di usura generalmente indicato da una tacca di riferimento, sotto il quale la catena si surriscalderà troppo rapidamente. Quello è il momento in cui la catena dovrà essere sostituita.

Come affilare la catena della motosega

Prima di procedere con l’affilatura è necessario:

  • Pulire la catena togliendo i residui di segatura e sgrassarla con acquaragia o con un detergente sgrassante.
  • Controllare che non ci siano denti o maglie piegati o rotti e che i denti siano abbastanza lunghi da poter essere affilati.
  • Controllare eventuali taglienti più corti rispetto agli altri, perché in quel caso sarà necessario partire da quelli, in modo che alla fine l’affilatura sia pari.

Esistono tre modi per affilare la catena della motosega: a mano tramite tondino e lima piatta con un’affilatrice elettrica munita di disco abrasivo oppure con un’affilatrice automatica.

L’affilatura automatizzata è una modalità di affilatura pensata per soddisfare i più severi standard di taglio: le macchine sono facili da installare e gli accessori sono sviluppati appositamente per un uso professionale.  Questo genere di affilatura è molto pratica perché consente di agire su catene di vario tipo con rapidità: la macchina agisce in maniera totalmente automatica sulla catena, la quale avanza da sola e viene sottoposta ad un’affilatura precisa e senza danneggiare la tempra del tagliente. l’affilatrice automatica è dotata di una scala millimetrica che consente di tenere sotto controllo il livello di abrasione della mola affilatrice.

L’affilatrice elettrica, invece, è costituita da un disco abrasivo azionato da un motore elettrico e da una morsa che blocca la catena da affilare. Grazie ad alcuni dispositivi di serraggio è possibile impostare gli angoli di taglio e la profondità dell’affilatura. Questa modalità di affilatura non è automatica, ma è l’operatore ad eseguirla, alzando e abbassando il disco abrasivo fino a quando non ha ottenuto l’affilatura corretta del dente, a quel punto passa al successivo. Quando sono stati affilati tutti i denti di un lato si procede a sbloccare e girare la morsa per affilare quelli dell’altro lato.

L’affilatura manuale, dal canto suo, presenta il vantaggio di poter essere eseguita in qualsiasi momento e in ogni luogo, anche nel bel mezzo del lavoro nei boschi, per poi riprendere immediatamente il lavoro. Inoltre, se eseguita con precisione e delicatezza, garantisce una durata della catena maggiore rispetto all’affilatura meccanica.

L’affilatura si esegue in 2 fasi:

  • la prima fase prevede l’affilatura del dente di taglio, detto anche tagliente con un tondino ;
  • nella seconda fase, quindi, si procede a regolare la profondità di taglio con una lima piatta.

I prodotti per l’affilatura manuale della catena

Per affilare manualmente la catena della motosega si utilizza un apposito kit composto da:

  • 1 lima tonda con relativo portalima, detta anche tondino;
  • 1 lima piatta;
  • 1 dima di riscontro/calibro di profondità;
  • 1 morsetto per il bloccaggio della barra.
kit_affilatura motosega - sabart

Per l’acquisto del kit adatto dovremmo fare ben attenzione al passo della catena

I tipi di passo usati per le catene delle motoseghe sono

  • 1/4″
  • 325″
  • 3/8″
  • 404″
  • 3/4″.

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